– A cura dell’Avv. Stefania Migno –

I “deep fake” consistono in video e immagini realizzati attraverso applicazioni che consentono di modificare il corpo delle persone.

Allertato da notizie di stampa che recentemente hanno portato all’attenzione del pubblico la storia di ragazze che, a loro insaputa, hanno visto pubblicare su Telegram proprie immagini manipolate attraverso un software denominato “DeepNude”, disponibile sul canale social ed in grado di ricostruire l ‘Aspetto che il corpo umano avrebbe sotto gli indumenti, il Garante per la protezione dei dati personali riteneva di dover iniziare un’istruttoria.

Tale necessità è stata avvertita per le gravi lesioni alla dignità e alla privacy che l’uso e la diffusione di software come “DeepNude” potrebbe causare alle ignare vittime, soprattutto se minorenni e se le immagini manipolate lasciate ad un’incontrollata circolazione, fino a forme di vera e propria viralizzazione.

Si considera, infatti, che l’uso del programma attenzionato dal Garante è di facile uso e, pertanto, renderà potenziali vittime chiunque abbia una foto caricata sul web.

Alla luce della concretezza dei rischi, il Garante provvederà a richiedere informazioni a Telegram, al fine di verificare il rispetto delle norme sulla protezione dei dati degli utenti del software informatico, ad accertare l’eventuale conservazione delle immagini manipolate, nonché le finalità della predetta conservazione .

Inoltre, il Garante sta valutando l’adozione di ulteriori iniziative che permettano di contrastare gli usi illeciti dei software analoghi a “DeepNude” e contenere gli effetti distorsivi propri del più ampio fenomeno del deep fake.